Tornei di Burraco: regolamento e penalità

Il Burraco è un gioco di carte popolare e diffuso, derivato dalla famiglia della pinnacola e dalle dubbie origini. Sì, c’è chi dice che sia nato in Uruguay negli anni ’40 e chi sostiene che abbia visto le proprie origini pochi anni dopo nell’Italia meridionale.

Per approfondire: Storia del Burraco

Quali che siano le sue origini, esso rimane un gioco di carte che ha avuto una diffusione rapida e capillare rimanendo, sino ad oggi, uno dei più giocati al mondo.

Questo sicuramente anche grazie alla sua forte versatilità, donando la possibilità di giocare in due o più giocatori, in coppie o da soli. La grande diffusione del gioco ha fatto sì che nascessero federazioni per regolamentare il gioco e susseguenti tornei, sia fisici che svolti, oggi, anche su piattaforme online.

Per fare un generale ripasso del gioco in sé prima di andarne a scandagliare il regolamento, ricordiamone i fondamentali. Anzitutto si gioca con due mazzi di carte francesi e lo scopo finale è quello di scartare le carte che il giocatore ha in mano, incrementando il proprio punteggio a seconda degli scarti, ma solo dopo aver fatto un burraco, ossia una sequenza di sette carte in scala.

Le penalità per irregolarità

Ora che abbiamo capito cosa dobbiamo fare con le carte in mano durante il burraco, andiamo a vederne il regolamento. Le regole del gioco, nonostante le sue varie modalità, sono pressoché le stesse e concernono in una serie di penalità susseguenti a delle irregolarità.

Questo tralasciando le cose basilari, come che si danno 11 carte, che c’è un monte scarti, che i pozzetti sono 2 mazzetti ognuno da 11 carte e che il tallone sono le carte rimanenti scoperte a centro tavolo.

Ovviamente alcune delle sanzioni riguardano comportamenti scorretti come svelare o toccare le carte dell’avversario, oppure realizzare pozzetti (di cui sopra) con un numero di carte errato, prendere pozzetti sbagliati o far cadere e mostrare le carte.

In ultimo anche l’abbandono del tavolo nel corso della partita comporta delle penalità, come qualsiasi altro comportamento scorretto. A far rispettare il regolamento e a sancire o meno le penalità sarà un arbitro, nel caso si una partita ufficiale di torneo, altrimenti il tutto viene rimesso alla buona coscienza dei giocatori amatoriali.

Lo scopo del gioco, oltre ogni obbiettivo, regola o penalità, è quello di divertirsi, come ogni altro gioco al mondo. Onde evitare di far regnare l’anarchia totale, vengono sempre poste delle regole da far rispettare, così che si possa giocare divertendosi, in serenità e tranquillità, nonostante sia risaputo che soprattutto i giochi di carte portino all’uso continuo di un misto di risate, grida e parolacce.

Spesso, oltre alle regole del gioco in sé, il resto è più che altro un codice di comportamento necessario affinché venga svolto il gioco del burraco dall’inizio alla fine senza intoppi di sorta.

Questo anche perché il burraco, come quasi (ma non tutti) i giochi, è un qualcosa che si svolge a contatto con altre persone, perciò se non vengono regolamentati i comportamenti da tenere nel corso della partita, si rischia che essa degeneri e non venga portata a termine.

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